TG METAL

Lo spazio dedicato alle band emergenti e non solo

Intervista a Famine

Quali sono state le maggiori sfide e soddisfazioni nel creare FAMINE come progetto one-man band?

Guarda tra le soddisfazioni che ho avuto direi sicuramente il fatto che posso fare quello che voglio quando voglio senza dipendere quasi da nessuno hahaha. Scherzi a parte la soddisfazione di avere le proprie canzoni scritte da te è qualcosa di difficile da eguagliare, È come lasciare una traccia della tua esistenza e del tuo senso artistico al mondo intero (anche se non sono famoso hahaha). E poi Baptism è andato parecchio bene per i miei standard tra recensioni e riproduzioni sulle piattaforme digitali. Anche se ho comunque dovuto imparare tutto quello di qui di solito si occupano sei persone, quindi mixare, distribuire la musica, promuoversi senza venire truffati (cosa impossibile hahaha) ecc… Anche comporre Baptism è stato impegnativo perché volevo superarmi per la composizione delle canzoni e dei testi, senza contare che ci ho messo un anno a scriverlo, ma ne è valsa decisamente la pena. Poi di sfide ce ne saranno sicuramente in futuro quindi non mi resta che andare avanti col mio progetto e vedere che succede.

Come hai scelto di sperimentare con i vari sottogeneri come Thrash, Black e Doom all’interno di FAMINE, e come li armonizzi nel tuo sound old school?

Molto semplicemente uso i vari sottogeneri per diversificare le canzoni, per me è importante che le canzoni non siano uguali le une alle altre, ed essendo il death metal un genere creato quasi 40 anni fa’ è facile ripetersi, quindi ho pensato di prendere degli elementi dei sottogeneri comunque più vecchi ed utilizzarli nelle canzoni. Questo si può osservare in Annihilate These Lambs, dove ho cercato di diversificare le canzoni con i sottogeneri. Anche in Patchwork ci sono questi elementi, come gli accordi tendenti al black metal, le galoppate thrash ecc… ma in ATL gli elementi sono più marcati. Alla fine non è niente di così sperimentale ma mi aiuta molto a diversificare le canzoni senza stravolgere il genere. Un po’ come avere una tavolozza piena di colori. Anche se c’è effettivamente il rischio di snaturarsi e uscire fuori tema.

Cosa ti ha portato a scegliere tematiche “gore” basate su eventi reali?

Come disse il buon Chuck Shuldiner “la realtà è molto più spaventosa di un demone che strappa il cuore a una persona”. Non mi è mai interessato parlare di possessioni, satanismo e film horror perché spesso non sono cose plausibili, volevo che questo progetto fosse molto crudo sulle tematiche, senza guardare in faccia nessuno. Del resto faccio musica estrema quindi i testi devono essere forti, a discapito di quello che chiunque possa pensare di me o della mia musica. C’è anche da dire che molte persone prendono i miei testi come una denuncia sociale, che può anche starci però non li scrivo pensando a questo, ma se li si vogliono interpretare in questo modo a me va benissimo.

Parlaci della realizzazione dei demo “Annihilate These Lambs” e “Patchwork” e di come i metodi di registrazione retro abbiano influenzato il risultato finale.

Allora inizialmente non avevo l’idea di fare i demo bensì di fare direttamente l’ album, solo che però ho pensato che se avessi rilasciato subito l’album definitivo sarebbe risultato acerbo, visto e considerato che non sapevo ancora fare i growl (li ho “imparati” nel 2023, era dal 2017 che avevo incominciato a suonare ed era dal 2019 che ho iniziato a comporre in generale hahaha). Quindi ho voluto dare un contesto a questa mia inesperienza, facendo dei demo che suonassero come quelli che venivano registrati in sala prove negli anni 80/90. Poi comunque la registrazione lofi ha il suo fascino, ti da l’idea di sentire qualcosa che non dovresti sentire, però lo stai ascoltando lo stesso.

Come ti sei avvicinato alla tematica oscura e controversa di “Baptism”? Quali emozioni e intenzioni volevi trasmettere con questo EP?

Per la storia di Baptism mi sono ispirato a una delle mie stesse canzoni, ovvero Annihilate These Lambs. L’ Ep è nato da un accordo con un’etichetta, la guts and blood records, che è una piccola e giovane etichetta peruviana che mi ha proposto di partecipare a uno split. Io ho accettato anche se, essendo che molti scambiano il mio per un progetto Blackened death metal, mi hanno proposto di far parte di uno split Black metal. Dunque ho fatto il collegamento con Annihilate These Lambs essendo quella la canzone con più influenze Black metal in quel momento. Anche la tematica bene o male è quella però, anziché essere affrontata dal punto di vista dell’aggressore, parla invece di una delle vittime, che poi si ritroverà ad essere carnefice a sua volta. Volevo fare in modo che la storia fosse devastante psicologicamente ma allo stesso tempo emotiva e sono soddisfatto di come l’EP sia venuto.

Hai qualche idea su come i tuoi futuri album evolveranno rispetto ai demo e EP?

Assolutamente, immaginando solo quali delle mie influenze e sottogeneri potrebbero spiccare di più sono riuscito a immaginare nove album e anche una di quelle canzoni che durano venti minuti. Chiaramente dovrò comporre il materiale e non posso prevedere quello che succederà in futuro. Lo stesso Baptism non era previsto,però avere fin da subito un piano è una gran cosa secondo me e, piccolo spoiler, due demo sono previsti per il 2025 e le canzoni di Annihilate These Lambs faranno parte del secondo album, mentre quelle di Patchwork faranno parte del primo (esatto, non faranno parte di un unico album e l’ ordine è invertito hahaha)

Mi hai detto di poter chiedere riguardo alla tua condizione e al suo impatto sulla composizione musicale: ci sono aspetti del tuo modo di creare musica che pensi siano influenzati in modo particolare? Come senti che questa esperienza arricchisca il tuo processo creativo?

Grazie per avermelo chiesto, la condizione di asperger mi permette di pensare e vedere determinate cose in modo diverso dalle persone neurotipiche, perché le connessioni neuronali del mio cervello sono diverse da quelle di una persona comune. Ciò significa che quando compongo trovo dei difetti che per molte persone sorvolerebbero, per esempio per me la prima parte di un riff non deve quasi mai essere uguale alla seconda, deve esserci sempre un piccolo cambiamento altrimenti mi risulta noioso da ascoltare. Questo mi può portare al perfezionismo che sì può elevare la qualità delle canzoni, ma allo stesso tempo può farmi procrastinare la pubblicazione dei brani, e altri contenuti. C’è da dire che ho qualche difficoltà nel sociale e socializzare è fondamentale per quello che sto facendo, ma non è niente di drammatico, è solo che forse dovrei solo concedermi più tempo per socializzare. Una cosa che mi causa problemi invece è il disturbo dell’attenzione, mi fa perdere tempo, ogni cosa può distrarmi e le cose importanti che devo fare per il progetto e non solo mi stancano quasi subito, però anche questo credo che abbia influenzato la mia creatività perché nulla deve essere ripetitivo quindi forse anche il DDA può aver influito sulle mie composizioni. Detto ciò non penso di avere delle abilità sovrannaturali o di avere dei limiti insormontabili, semplicemente io sono così e non potevo essere in nessun altro modo.

Considereresti di collaborare con altri musicisti per espandere il sound di FAMINE, o preferisci mantenere il progetto come una one-man band?

In realtà l’ ho già fatto hahaha, Riccardo Rampin (Mind Gear, ex Thar Glan, che è il mio altro gruppo) mi ha aiutato a con gli assoli di Baptism perché avevo una scadenza da rispettare con l’etichetta e anche perché non sapevo suonare assoli così veloci (quelli dei demo sono estremamente velocizzati, tipo del doppio e non mi vergogno ad ammetterlo hahaha). Così l’ho sentito e ha registrato tre assoli sull’ep, ed ha fatto un buon lavoro. In futuro quando si parlerà di registrare l’album voglio fare tutto senza velocizzare nulla, poi per la batteria non so cosa farò ma forse continuerò col MIDI. Per i live mi piacerebbe farli ma sarebbe tristissimo suonare da solo quindi lì chiamerò qualcuno per forza hahaha.

Ci sono specifici album o canzoni che hanno avuto un impatto particolare sulla tua visione musicale per FAMINE?

Beh sicuramente lo youtuber The Bunn è stato di grande ispirazione per ma non per il genere, bensì per come gestisce i suoi tre progetti solisti. Ne parla nei suoi video e anche lui ha come me la sindrome di hasperger (ha anche il movimento specchiato delle mani ma per fortuna io no hahaha), musicalmente invece ti direi, gli Edge Of Sanity per la loro varietà, i Death soprattutto per Scream Bloody Gore, i Morbid Angel da Domination in poi, i Cannibal Corpse fino a gallery of suicide, anche gli Opeth hanno avuto un po’ un influenza su di me per quanto riguarda la varietà della loro discografia. Poi ci sono i dissection, che hanno quelle melodie oscure che anche a me piace mettere ogni tanto nelle mie canzoni. Senza contare amici e fans, che anche loro con i loro feedback sono fondamentali per me.

Ci sono nuove tematiche che vorresti esplorare nei prossimi lavori, o manterrai il focus sui temi gore e storie intense come in “Baptism”?

Non ho in mente di stravolgere la natura testuale del progetto, però pensavo di fare dei concept in base a quello che mi suscitano i vari album che farò, ci sarà sempre il gore come elemento principale ma esplorato in modi diversi. Per esempio facendo un album più vicino al melodic death metal potrei parlare di storia, anche la religione può essere raccontata attraverso delle influenze più orientate sul doom, perfino la società è un buon argomento. A me basta che ci sia qualcosa di intenso di cui parlare e,

purtroppo, nel mondo in cui viviamo queste cose succedono. Quindi non mi resta che istruirmi e immergermi nei meandri della depravazione umana.