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Intervista a Music From The Dark

“Music From The Dark” è un progetto nato da momenti di isolamento e disperazione. Come si è evoluta l’idea iniziale e cosa ha significato per voi trasformare queste emozioni in musica? 

Marco: Dopo la morte di mia madre a livello musicale ho passato un lungo fermo creativo…ma poi durante il periodo del covid chiuso nel mio garage sotterraneo mi sono ritrovato la notte solo in compagnia della mia chitarra e qualche disco. Ho iniziato a risentire forti vibrazioni e la voglia di scrivere è ritornata a impossessarsi della mia anima nera. Da una situazione estremamente negativa e oscura è nato inizialmente l’idea del progetto Music From The Dark.. Ora che il percorso è avviato stiamo cercando di fondere il nostro pensiero, il nostro stato d’animo, le sensazioni intime con le melodie dei nostri brani e su questo ci costruiamo una esperienza sonora che possa lasciare traccia nel tempo. 

Avete definito il vostro genere come “Depressive Dark”. Potreste spiegarci cosa rende unico questo stile e quali elementi musicali e tematici lo caratterizzano per voi?

Max: Il genere proposto, definito da noi “Depressive Dark”, è un viaggio nelle profondità dell’animo umano, dove ogni nota porta con sé un’ombra di malinconia e oscurità. Cerchiamo di catturare l’essenza di vivere nel buio, circondati da un’atmosfera di solitudine e sconforto.

La vostra musica attinge da influenze come The Cure, Paradise Lost, Katatonia e Joy Division. In che modo questi gruppi hanno modellato il vostro sound e le vostre scelte artistiche?

Marco: Queste e altre band mi hanno accompagnato fino dalla adolescenza. Ascoltando e suonando melodie oscure e decadenti trovo molta più energia e voglia di lottare con vita… Mi rigenero mentalmente morendo emotivamente questo è il mio segreto e da questo nasce tutta la mia creatività per dipingere il suono dei Music from the dark.

Durante il periodo del lockdown, avete scritto i vostri pezzi più intensi e oscuri. Come avete vissuto quel periodo e in che modo ha influenzato la vostra creatività?

Marco: In quel periodo di tristezza e isolamento si è comunque aperta la possibilità di trovare la luce in mezzo al buio.  Da questa brutta esperienza emotiva abbiamo cercato di dare una risposta alla disperazione attraverso una forma di creazione artistica che ci desse speranza.

“My Secret Suicide” sembra un titolo molto intenso. Potreste parlarci di questo brano e di cosa rappresenta per voi?

Marco: “MY SECRET SUICIDE” il nostro primo singolo, ci teniamo tantissimo, affronta il tema di un suicidio mentale emotivo… Non fisico! Un ricominciare dall’ inizio ogni volta… Resettando e lasciando morire la mente. A quel punto “zero” ogni cosa viene lasciata decadere e da lì inizia una vera rinascita.!

Quando componete, partite da un’idea musicale o lasciate che siano le emozioni a guidarvi? Avete un processo particolare per scrivere e arrangiare i pezzi?

Max: Il processo creativo nasce da una bozza di pezzo che comunque mantiene da subito le caratteristiche basilari della canzone, Marco è il compositore unico e condivide il brano in stato embrionale a sul quale si ha chiaro quali siano le parti trainanti che saranno le prime ad essere valorizzato. Si condivise una serie di prove e quando il pezzo ha una sua struttura definita si vanno subito a registrare le batterie, nel mentre il processo di arrangiamento procede parallelamente per far si che, completata la traccia di batteria, si possa condividere ed inserire tutte le parti e le idee mancanti con i nostri collaboratori. 
Seguono una serie di incisioni, non tantissime a dire il vero ma le necessarie per cogliere tutte le sfumature necessarie al pezzo, il brano prende forma e nella parte finale del processo creativo si innescano tutte le migliori idee che alla fine portano il tutto al mix finale, fino ad ora non abbiamo mai avuto particolari intoppi e abbiamo lasciato massima libertà di espressione creativa ai musicisti che hanno collaborato al risultato finale.

Marco, hai un passato significativo nella scena Goth/Dark, soprattutto con i Blackage. Come hai ritrovato l’ispirazione per un nuovo progetto in Music From The Dark e come questa esperienza differisce da quella con i Blackage?

Marco: Nel mio passato sono stato Voce/Chitarra dei BLACKAGE con un disco attivo “New world order” uscito 1998 x Collapse Records.In quel periodo con i BLACKAGE abbiamo avuto onore di aprire il concerto dei Cradle of Filth a Bologna e siamo poi partiti per un tour nel quale abbiamo partecipato a molti festival tra cui Beach Bum Festival di Jesolo con headliner Marilyn Manson. Dopo lo scioglimento dei BLACKAGE ho avuto modo di suonare e cantare in altri progetti Goth/Dark ma l’idea di ritrovarmi con il mio vecchio amico e batterista storico “MAX” per fondare i “Music from the dark ” avverrà solo durante il momento nero del covid… In quel periodo forzato di isolamento e buio totale vennero fuori i pezzi più decadenti e pieni di disperazione della band.

Max, ci racconti un po’ del tuo background come batterista e del tuo percorso nei vari generi, dal Classic Metal allo Stoner e Horror Rock? Cosa ti ha spinto a riunirti con Marco per dare vita a questa nuova avventura?

Max: Nasco come batterista nella primissima epoca dell’heavy metal Modenese. Di chiaro stampo Classic Metal, ho condiviso le primissime esperienze giovanili con “MARCO” instaurando una amicizia che si è sempre mantenuta negli anni nonostante diversi furono progetti e direzioni musicali. Appartenente da sempre al tessuto underground ho partecipato in diversi progetti che spaziano dal classic Metal, Stoner e in ultimo Horror Rock con band locali prediligendo progetti volti alla creazione di musica originale. Da qui l’idea di ripartire da una storica amicizia, assolutamente fidata con la quale concretizzare modelli e approcci musicali ormai persi nel tempo.

Qual è il prossimo passo per voi? State già lavorando su nuove tracce o avete in programma esibizioni dal vivo?

Il nostro obiettivo è il completamento della scrittura del disco, fino ad ora nonostante una formazione a due stiamo producendo molto materiale e sulla fase di arrangiamento e incisione finale del pezzo abbiamo trovato una modalità’ che ormai ci consente di tenere alto il ritmo e la qualità’ di quello che al momento scriviamo. Stiamo lavorando anche per portare la nostra musica in un contesto live ma al momento siamo molto concentrati sulla realizzazione e produzione dei prossimi brani che faranno parte del nostro primo disco.

Grazie x la splendida intervista e l’interesse dimostrato.

Marco & Max

Music From The Dark

www.MUSICFROMTHEDARK.com.