Oggi vi presentiamo i Last Mark, un progetto musicale nato nel 2019 dall’idea di Daniele, conosciuto come Daniel Dwayne o The Last Markx Bearer, di formare inizialmente una band metal-punk rock. Nonostante alcune difficoltà e imprevisti lungo il cammino, l’idea ha continuato a vivere nel suo cuore per diversi anni. Tra lockdown e due anni di ricerca dei membri adatti, Daniele si trova di fronte a una scelta: continuare da solo o far morire il progetto. Spinto dalla filosofia del non mollare, incarnata dal concetto stesso dell’ultimo marchio, Last Mark, decide di non arrendersi e di portare avanti tutto da solo. Così nasce Last Mark, con la speranza che un giorno possa diventare una band e non più una one-man band.
Nel 2022, dopo un anno e mezzo di sperimentazioni, i Last Mark trovano il loro sound, capace di generare la giusta dose di endorfine. Con diverse demo pronte per la produzione, Daniel incontra Dheli, un artista punk rock e sound engineer che attualmente vive a Miami. Da qui nascono due singoli, prodotti e pubblicati tra marzo e maggio 2023.
Il primo singolo, intitolato “L3FT BEHIND,” è il brano simbolo della lotta di chi è stato lasciato indietro. Con un crescendo emotivo intenso tra synth e beat lo-fi, chitarre aggressive e luminose, linee vocali graffianti ed esplosive e batterie oscure, la traccia è ricca di variazioni dinamiche che proiettano l’ascoltatore nel bagliore delle luci neon di un mondo distopico notturno, dove ci si può perdere e ritrovare, in un contrasto tra luce e ombra.
“Ho scavato in profondità dentro di me e ho sofferto molto per scrivere il testo. Il brano descrive il sentimento di essere lasciati indietro e messi da parte quando si è diversi, si soffre o la vita è stata più dura con noi. Riguarda quel senso di inadeguatezza e di sentirsi sbagliati,” ha rivelato Daniel Dwayne, conosciuto come The Last Mark’s Bearer. “È stata proprio quella profonda sofferenza a influenzare la ricerca dei suoni. Ho immaginato di vagare di notte in una città futuristica deserta. Nell’oscurità, potevo vedere il riflesso del mio vuoto interiore, e nelle luci ho cercato la mia salvezza, convinto di trovarla.”
L’ispirazione dietro queste scelte stilistiche deriva dall’amore per la fantascienza, che continua a influenzare costantemente l’artista. “Sono particolarmente ispirato dalle ambientazioni. Queste città futuristiche distopiche, oscure e illuminate dalle luci dei neon delle insegne. È proprio questo che mi ispira costantemente. Serie come Altered Carbon, Ghost in the Shell (anime del 1996), Expanse, o film, dai grandi classici come Blade Runner (1982 e 2017) a produzioni minori come Blade Gen.